Al fine di garantire una perfetta efficienza, soprattutto in funzione di un possibile utilizzo, anche i sistemi di rilevazioni d’incendio devono essere periodicamente sottoposti a un processo di manutenzione.
Per la progettazione, l’installazione e l’esercizio di questi sistemi attualmente sono disponibili specifiche norme tecniche nelle quali sono definite le caratteristiche di sistema, quelle dei loro componenti e le raccomandazioni relative al controllo ed alla manutenzione. In particolare in fase di esercizio, per la gestione e la manutenzione dei sistemi di rivelazione automatica di incendio, è fondamentale il puntuale riferimento alla norma UNI 11224 la quale descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione e la verifica generale.
Fasi di manutenzione
Oltre al controllo iniziale, per il mantenimento in efficienza di un sistema di rivelazione devono essere sottoposti, a sorveglianza, a controlli periodici, a manutenzione ordinaria o straordinaria (a seconda delle necessità) e, infine, ad una verifica generale (si veda tabella) la centrale di controllo, le sorgenti di alimentazione, i punti di rivelazione e i dispositivi di segnalazione.
Controllo iniziale
Il primo controllo è quello iniziale che deve essere eseguito da personale qualificato prima della consegna o della presa in carico di un impianto nuovo o modificato. Questo controllo deve essere realizzato per verificare la completa e corretta funzionalità del sistema di rivelazione e la corrispondenza con il progetto.
Sorveglianza periodica
La sorveglianza periodica, di competenza dell’utente, consiste in un controllo visivo atto a verificare che il sistema sia nelle normali condizioni operative e non presenti danni materiali accertabili tramite esame visivo. La sorveglianza può essere eseguita dal personale normalmente presente nelle aree protette (dopo aver ricevuto adeguate istruzioni).
Controllo periodico
Il controllo periodico, che deve essere eseguito da personale competente, prevede una verifica approfondita dell’intero sistema di rivelazione. Per questa fase è previsto un controllo puntuale dell’unità centrale, dei rivelatori, degli accessori e delle alimentazioni. In particolare, durante il controllo periodico la centrale deve essere esaminata sottoponendo a verifiche le fonti di alimentazione, la funzionalità dei sistemi di segnalazione e il funzionamento delle schede elettroniche (con simulazione di allarme). Inoltre, è prevista la verifica e controllo della messa a terra, la verifica del blocco morsettiere e, infine, la verifica di funzionamento (con il test di tutte le segnalazioni visive).
Per i rivelatori e gli attivatori sono previsti controlli con specifiche attrezzature. Durante il controllo periodico è necessario verificare il loro corretto funzionamento, l’integrità, il posizionamento, il loro grado di affidabilità. Anche la pulizia dei rilevatori riveste un ruolo rilavante, in quanto lo sporco potrebbe pregiudicarne il corretto funzionamento.
Nel corso del controllo periodico anche i dispositivi di allarme devono essere sottoposti a specifici controlli. Di fatto, la funzionalità dei dispositivi di comunicazione telefonica, di quelli di trasmissione via radio e gli avvisatori ottico-acustico, devono essere sottoposti a specifici test tra i quali la valutazione del grado di udibilità in tutte le parti dell’edificio protetto, le prove dei comunicatori di trasmissione a distanza degli allarmi, e la verifica di autonomia delle batterie. Infine, particolare attenzione deve essere data agli accessori. I dispositivi come gli elettromagneti di comando, quelli di apertura, le schede di comando e comunicazione, le interfaccia di comando devono essere oggetto di prove pratiche di funzionamento, in quanto la loro utilità è fondamentale per l’operatività di tutto il sistema di protezione.
Manutenzioni ordinarie e straordinarie
Le manutenzioni ordinarie e straordinarie, comprendono tutti gli interventi necessari a seguito di anomalie, modifiche, ampliamenti o ristrutturazioni. In particolare, la manutenzione ordinaria si limita a riparazioni di lieve entità e comporta l’impiego di materiali di uso corrente o la sostituzione di parti di modesto valore espressamente previste. La manutenzione straordinaria, invece, può comportare la sostituzione di intere parti di impianto o la completa revisione o sostituzione di apparecchi per i quali non sia possibile o conveniente la riparazione. Le manutenzioni devono sempre essere eseguite da imprese specializzate.
Verifica generale del sistema
Almeno ogni dodici anni deve essere verificata la rispondenza dell’impianto nei confronti dell’ambiente protetto e delle nuove tecnologie, applicando le medesime procedure contenute nelle appendici alla norma UNI 11224.